Ti amo troppo
2020 Ricamo e interventi su objet trouvè
Durante il lockdown ho iniziato a ricamare su alcune cartoline di una collezione che ho raccolto nel tempo sugli amori stereotipati. E’ stato un momento per prendermi “cura” di me, distaccarmi dalla realtà assurda che stavamo vivendo, una dimensione domestica alterata, difficoltà nell’avere un momento mio. Da qui ho iniziato ad avanzare, unendo piccoli punti con del filo.
Queste cartoline incarnano tra l’altro un desiderio di corrispondenza tra me e te soli, il desiderio di una corrispondenza assoluta e unica come il nostro amore.
Nell’immobilità, il ricamare mi faceva muovere almeno con la testa, e con i fili ho iniziato ad intessere relazioni tra gli innamorati.
Spesso lavoro sugli stereotipi e quello sull’amore romantico è spesso alla base di un tipo di relazione squilibrata, impari, a volte violenta.
L’amore romantico, pur trasmettendo anche concetti positivi ed essendo sicuramente adatto ad alcune persone, finisce per essere il meccanismo più potente per perpetuare il patriarcato.
Con ago e filo ho cercato di fare emergere energie sottili e di muovermi in un mondo dove tutto sembra immobile, dove il tempo è congelato, dopotutto l’amore romantico nell’immaginario è un impegno che non conosce limiti nemmeno dopo la morte; è la fiaba infinita.
La serie di cartoline è diventata una installazione site specific "Mi manca l'aria" in occasione della mostra "Ni una menos" presso il Consolato Argentino a Roma, a cura di Manuela De Leonardis; e un libro realizzato ed esposto nell'ambito di Charta Festival a Roma.